Carta dei servizi

Documento che impegna l’organizzazione a svolgere le sue funzioni amministrative e l’organizzazione del servizio secondo i principi ispiratori della trasparenza

Descrizione

L’esigenza di redazione e adozione della “Carta” è maturata sull’esempio positivo sperimentato in alcuni Paesi europei (Citizen’s Charter in Inghilterra; Charte des services publiques in Francia) come strumento per agevolare risposte alle necessità di maggior efficienza dei pubblici servizi ed a nuovi diritti a favore dei cittadini (accesso, trasparenza, partecipazione).

La Pubblica Amministrazione italiana ritrova la sua prima “Carta” nelle regole fissate dalla legge n. 241/90, in ordine alla trasparenza, celerità, pubblicità, partecipazione, efficienza e efficacia dell’azione amministrativa. Successivamente il decreto n. 29/93 ha concretizzato dette regole in veri e propri istituti giuridici o strutture organizzative (art. 12: ufficio relazioni con il pubblico; art. 20: servizi di controllo interno; artt. 20-21: responsabilità dirigenziali e verifica dei risultati; art. 59: responsabilità disciplinari).
La Presidenza del Consiglio (decreto 7.6.995), ha introdotto ulteriori disposizioni in materia di attivazione dei servizi di controllo interno e ha sancito definitivamente gli obblighi degli enti pubblici erogatori in materia di “qualità” dei servizi erogati.

La Carta dei Servizi Scolastici, dovrebbe esistere in ogni scuola.

Il D.L. 163/95 (convertito nella L. 273/95) ne ha dettato i confini. Il D.P.C.M. del giugno 95, specifico per la scuola, ha disposto uno schema di riferimento, sul cui modello gli istituti scolastici hanno approntato una Carta dei Servizi Scolastici da pubblicizzare, fornire agli utenti e inviare in copia al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Con l’introduzione dell’Autonomia Scolastica non sussiste più obbligo di invio agli Uffici scolastici Provinciali e Regionali. Una successiva C. M. n. 255/95 precisa che la Carta è deliberata dal Consiglio d’Istituto su preventivo parere del Collegio Docenti (vincolante per gli aspetti pedagogico didattici). Il modello di Carta proposto dal D.P.C.M. elenca numerosi ed ovvi principi: imparzialità, regolarità, trasparenza, libertà d’insegnamento ecc…

Allegati

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